lunedì 23 maggio 2011

Lettera aperta alla Città di Milano

(da diffondere liberamente anche senza richiesta e link a questo blog)

La storia non bussa spesso alla porta. Sta passando in questi giorni a Milano. C'è la possibilità di girare l'angolo, c'è la possibilità di chiudere la porta in faccia alla Milano da bere, alla Milano ciellina, alla Milano leghista, alla Milano degli affari sporchi di Berlusconi, alla Milano delle mafie dell'Expo.

Sta soffiando un vento nuovo in città, elettrizzante e frizzante, un'aria da rivoluzione dolce e gioiosa, la gente si veste di arancione, tornano in tanti da ogni parte del mondo per contribuire a un successo che è sì annunciato, ma non assicurato, perché ogni voto va ridato, riconquistato, guadagnato e sull'altro fronte pare ci sia il voto di scambio, il buono spesa di 50 €, le promesse dell'ultim'ora di togliere l'ecopass e le multe (!), le urla incivili di Bossi e accozzaglia leghista che Milano diventerebbe una zingaropoli, una città con una moschea in ogni quartiere, centri sociali al posto delle portinerie delle case, se vincesse quel pazzo di Pisapia, quel ladro di auto di Pisapia, quel comunista estremista di Pisapia, colluso con Hamas, sporco, brutto e cattivo. Tutte bugie spudorate, dalla prima all'ultima, perché questo è diventato il dibattito politico a Milano e in tutt'Italia: dossieraggi, insulti e promesse da saldi di fine stagione.

Io dico NO!

Il gentiluomo Pisapia deve vincere perché abbiamo bisogno di persone come lui, altrimenti che anni avremo davanti per mio figlio, per i suoi compagni di classe provenienti da tutto il mondo e che sono piccoli cittadini milanesi come lui, per le sue compagne di banco di oggi che domani non vorranno far altro che le veline, le miss padania, le berlusconine alle sue feste da imperattore romano perché solo quel ruolo sarà loro proposto? Che anni e quanti?

La storia non bussa spesso alla nostra porta. Non perdiamo quest'occasione!
Votate Pisapia, fatelo per il futuro dei vostri figli.

Fabio Musati

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