lunedì 27 giugno 2011

Code di stampa - antologia animalista di beneficenza

CODE DI STAMPA: 15 RACCONTI PER AIUTARE GLI ANIMALI


Code di Stampa: di solito è una definizione che si applica a materiale di scarto e in questa nostra società, in effetti, gli animali sono spesso trattati come tali. Tuttavia il titolo di questa antologia animalista vuole alludere a ben altro, facendo leva sul gioco di parole e intendendo sottolineare che, questa volta, le code - quelle vere fatte di vertebre e pelliccia – diventano, assieme ai loro possessori, protagoniste di un libro in uscita a novembre 2011 per l’editore La Gru.

Con questi quindici racconti, in cui è presentata la gamma delle differenti realtà con cui al giorno d’oggi si trovano alle prese gli animali, un piccolo manipolo di autori (raggruppati sotto la sigla F.I.A.E.) ha inteso infatti levare una voce in difesa di questi deboli, destinando le proprie royalty a favore di chi, ogni giorno, si impegna a proteggere e a ridare dignità alle bestiole calpestate dalla crudeltà e dall’indifferenza. Queste due assassine spietate mietono ogni anno innumerevoli vittime, la cui colpa è stata solo quella di venire al mondo per gustare un pezzetto di quella felicità cui ogni essere ha diritto e contro di esse lotta strenuamente, fin dal 2001, l’associazione Save The Dogs (www.savethedogs.eu). Nata per dare una risposta alla tragica emergenza che coinvolge i cani randagi in Romania, questa onlus italiana di comprovata serietà è impegnata in campagne di informazione, prevenzione, sterilizzazione e affido, in collaborazione con una rete di associazioni sparse in vari Paesi europei.

Ma poiché, accanto al doveroso impegno, nella vita deve trovare spazio anche la levità, ogni racconto di questa antologia presenta un intermezzo ludico che si prefigge di divertire e istruire il lettore sulle specie protagoniste del libro, rendendolo una felice sintesi di momenti dalle sfaccettature diverse, ma dal retroterra comune: l’amore incondizionato per il mondo animale.

venerdì 17 giugno 2011

Graffi e Graffiti - L'Aquila, 16 Luglio 2011 (con presentazione Tramonto Falck)

Datemi un muro, vi solleverò il mondo!!!!




Muri provvisori

(nel parco della città più provvisoria d’Italia).

Un arsenale di spray.

...Un libro di storia urbana.

Musica rap, hip hop, free style.





PROGRAMMA



dalle ore 12.00: writers all'opera



Ore 18.00

Presentazione del romanzo murale di Fabio Musati, Tramonto Falk, Laruffa editore.



dalle ore 21.30: Concerti delle crew aquilane e milanesi

giovedì 9 giugno 2011

Ognuno per proprio conto

Wilma è ucraina. Un pezzo di donna, gambe come querce, la pelle bianca come latte.


Lavora a Milano per ottocento euro al mese come badante di un vecchio invalido che non l’ha ancora messa in regola.

Suo marito è rimasto in un paesino poco distante da Kiev. Lavora in miniera. I loro figli li cura la nonna materna.

Wilma non può tornare da loro perché altrimenti perde il lavoro e non potrebbe più tornare in Italia.

Amir è egiziano. Ha occhi che ridono e zoppica vistosamente.

E’ sbarcato due anni fa a Lampedusa. Suo fratello era annegato il mese prima, il barcone affondato il mezzo al mare. Ad Amir è andata bene.

Moglie e figli vivono con quello che lui manda a casa.

Ha fatto il bracciante agricolo a Fondi, cinquecento euro per dieci ore al giorno. Una brandina in una stalla, i bisogni li faceva nei campi.

Con i soldi risparmiati, è salito fino a Sesto San Giovanni dove c’erano altri suoi amici, immigrati clandestini come lui. Ha lavorato in un cantiere edile, ma quando è caduto da un ponteggio si è rotto il femore destro e l’hanno licenziato.

Adesso vende libri di favole africane ai giardinetti di via Palestro.

Lì la domenica Wilma fa il pic-nic con le connazionali, tutte badanti come lei. Stendono una tovaglia bianca, mangiano panini e bevono Tavernello. Poi cantano insieme. A bassa voce, però, altrimenti i vigili le cacciano.

Amir ha un bel sorriso bianco e mani forti. Si avvicina zoppicante al gruppo di donne. Sa che non venderà libri a loro, ma ci scherza volentieri e quelle non lo allontanano.

Wilma ha gambe sode e schiena dritta. Ha anche due incisivi d’oro. Amir dice che ha l’oro in bocca. Non vorrà tenersi quel tesoro tutto per lei? Wilma ride e gli incisivi brillano al sole primaverile, mentre passeggia con Amir. Le amiche ucraine ridacchiano, vedendoli andar via.

Lui ha messo i libri in una sacca che porta sulle spalle. Parlano in italiano. Cento parole in due, non di più. Bastano per quel pomeriggio di festa, il resto lo fanno le mani e poi le bocche. Wilma sa di vino rosso, Amir sa di chiodi di garofano. Baci al vin brulé.

Quando il sole tramonta, Wilma torna dal suo invalido e Amir riprende a infastidire tutti con i suoi libri indesiderati.

Entrambi sentono un filo di colpa salire dal basso, la colpa di una piccola gioia clandestina. La scacciano con un gesto della testa e riprendono la loro strada, ognuno per proprio conto.

L’uomo nero e la donnona del nord.

lunedì 6 giugno 2011

Semina il vento di Alessandro Perissinotto



di Alessandro Perissinotto, edizioni Piemme



Recensione di Fabio Musati



Diciamolo subito per rassicurare i lettori : questa tragedia, che inizia come una storia d’amore tra i boulevard parigini del quartiere multietnico di Belleville e termina invece nell’odio maturato in un tranquillo paesino nelle valli montane del Piemonte (Molini) è frutto della fantasia dell’autore.

Alessandro Perissinotto, docente all’Università di Torino e autore di molti romanzi noir e polizieschi, non ha però voluto fare questa convenzionale premessa al suo ultimo romanzo, intitolato Semina il Vento, editore Piemme.

Andiamo avanti. Ci chiederemo alla fine il perché.