Conversazioni libere sui libri (miei e degli altri), il teatro, il cinema, l'arte e le idee
domenica 2 ottobre 2011
Carnage di Roman Polanski
Due coppie che si incontrano per discutere 'civilmente' di un episodio di violenza tra i due rispettivi figli. Un atto unico di taglio teatrale recitato magistralmente dai quattro attori protagonisti che si 'dividono' equamente l'unica lunga scena del film nel salotto buono. Quasi la negazione del cinema, eppure Polanski dà una lezione magistrale di come il cinema possa essere bello anche con un paio di camere fisse, assenza di scenografia, zero effetti speciali, azione e trame intricate.
Tutto è basato sui bellissimi dialoghi incrociati tra i quattro e sulle alleanze dialettiche che ruotano di continuo - coppia contro coppia, tra uomo e donna di ogni coppia, uomo contro uomo, donna contro donna - in un gioco al massacro (carnage in inglese) del tutti contro tutti, generato da episodi minimi ingigantiti dalle frustrazioni e dai tic sociali dei quattro.
Il perbenismo, l'indifferenza, il buonismo e il cinismo sono rappresentati dai quattro, inizialmente mascherati dalle convenzioni civili e dalla buona educazione, per poi scoppiare in una guerriglia da salotto dove non c'è un vincitore, ma solo uomini e donne soli con se stessi. Un capolavoro per riconciliarsi col cinema d'autore.
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