C’era una volta un paese piccino picciotto,
Del suo profilo un po’ imbellettato
riempì il paese con un gran cartonato.
Persino del monte al paese più sacro
si impadronì senza fare un massacro.
I varallini oppur varalloni
(che non ricordo più bene quei nomi)
eran zittiti da quel triste ometto
manco fosse arrivato fin lì Maometto.
chiese di sopra, chiese di sotto.
Alle pendici di monti di rosa smaltati,
tutti eran buoni come santi pittati.
Forse si chiamava Varollo o Varillo,
il clima era fresco, persino un po’ arzillo
e ci abitava gente tranquilla
solo in febbraio magari un po’ brilla
Alle pendici di monti di rosa smaltati,
tutti eran buoni come santi pittati.
Forse si chiamava Varollo o Varillo,
il clima era fresco, persino un po’ arzillo
e ci abitava gente tranquilla
solo in febbraio magari un po’ brilla
E a Varallì, e a Varallò
un buon anno ci arrivò.
E a Varallì, e a Varallò
questa storia canterò.
Tutti andavano d’amore e d’accordo,
almeno è così che me lo ricordo.
Fossero rossi, neri e bianchini
tutti erano accolti come vicini.
Un brutto giorno venne un tiranno,
(non so in che giorno, forse capodanno)
non tanto alto e nemmeno bellino,
ma con la rabbia di un cane mastino.
Tutti andavano d’amore e d’accordo,
almeno è così che me lo ricordo.
Fossero rossi, neri e bianchini
tutti erano accolti come vicini.
Un brutto giorno venne un tiranno,
(non so in che giorno, forse capodanno)
non tanto alto e nemmeno bellino,
ma con la rabbia di un cane mastino.
E a Varallì, e a Varallò
un buon anno ci arrivò.
E a Varallì, e a Varallò
un brutto giorno ci arrivò.
Venne con spada e forte corazza,
venne dicendo di salvare la razza.
Quale poi fosse nessuno lo sa,
dato che veniva da chissachilosa.
Per convincere tutti che era padano
ingurgitava parmigiano reggiano
e non ne dava nemmeno un pezzetto.
Se lo teneva sotto il suo letto!
Venne con spada e forte corazza,
venne dicendo di salvare la razza.
Quale poi fosse nessuno lo sa,
dato che veniva da chissachilosa.
Per convincere tutti che era padano
ingurgitava parmigiano reggiano
e non ne dava nemmeno un pezzetto.
Se lo teneva sotto il suo letto!
E a Varallì, e a Varallò
questa storia continuò.
E a Varallì, e a Varallò
questa storia canterò.
Del suo profilo un po’ imbellettato
riempì il paese con un gran cartonato.
Persino del monte al paese più sacro
si impadronì senza fare un massacro.
I varallini oppur varalloni
(che non ricordo più bene quei nomi)
eran zittiti da quel triste ometto
manco fosse arrivato fin lì Maometto.
E a Varallì, e a Varallò
questa storia continuò.
E a Varallì, e a Varallò
questa storia canterò.
E in quel paese di pittori e di santi
non fece più entrare i mendicanti,
dichiarò guerra alle donne col velo
e affisse divieti con un grande zelo.
E in quel paese di pittori e di santi
non fece più entrare i mendicanti,
dichiarò guerra alle donne col velo
e affisse divieti con un grande zelo.
C'è un lieto fine, come sempre le fiabe,
i varallini oppur varalloni
non erano tutti quanti caproni:
lo cacciarono a grandi pedate .
non erano tutti quanti caproni:
lo cacciarono a grandi pedate .
e l'omettino scappò a gambe levate.
E a Varallì, e a Varallò
questa storia terminò.
E a Varallì, e a Varallò
il buon anno sì, arrivò!.
Fabio Musati 2012 copyright
(diffusione permessa con link a questo sito)
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