mercoledì 29 maggio 2013

La grande bellezza - film di Paolo Sorrentino



Sorrentino racconta, avvalendosi della recitazione sublime di Toni Servillo, l'Italia allo sfascio proprio nelle sue classi dirigenti. Intellettuali, o presunti tali, editori nani e non solo come metafora, nobili in affitto, cardinali, ballano tutte le notti, bevono drink, tirano coca, agganciati in un trenino senza destinazione. Non resta che la nostalgia della gioventu', quello che credevamo di poter diventare, l'amore che credevamo di poter dare, la bellezza che é definitivamente sfumata, se non in rari squarci inafferrabili. Sorrentino sdogana la Ferilli nazionale, magicamente trasformata in donna vera, utilizza finalmente Verdone per le sue qualità drammatiche e, sulle quinte naturali di una Roma sempre bella sempre in rovina, disvela la messa in scena di disincatati uomini e donne di mezza età senza futuro e senza speranza. Che non si faccia l'errore di pensare che la cosa riguardi solo l'alta borghesia romana, questo film racconta il nostro paese forsennatamente proiettato allo sfascio.