domenica 1 aprile 2012

Stralci di recensioni de L'ombra dei sogni


Un libro di difficile classificazione questo di Musati che, con i suoi nove racconti, spazia dal fantasy all'horror, dal mistery al thriller, presentando al lettore delle vicende particolari che mostrano realistiche scene di vita quotidiana ma anche situazioni appartenenti al mondo onirico e metafisico.


M.G.






In meno di cento pagine abbiamo diverse strade narrative, e inoltre il dono della sintesi e della brevità. Difficile dire se questi racconti possano trovare il consenso del lettore amante di un fantastico spettacolare e avventuroso, ma anche il lettore più giovane, se abbastanza curioso, si potrà cimentare con questa breve raccolta.



Bruno Bacelli






Luci ed ombre che portano il lettore a fermarsi e pensare, all’inizio scettico ed  incredulo poi consapevole che quello che legge puo’ succedere a tutti: il sogno, l’inconscio che, pur allontanato, ci rincorre diventando realtà.



Maria Teresa Galati




C'è un filo rosso che accomuna tutti i racconti: un'inquietudine che rimanda ad autori come Borges, Cortazàr, citati esplicitamente. Sono autori che fanno del mistero, anzi della mescolanza, delle compresenza di mistero e realtà la cifra delle loro opere. Così è anche per i racconti di Musati, che non a caso apre il libro con una citazione di Kafka, altro scrittore che guarda la realtà con l'occhio, diciamo, del sogno e dell'ombra, come recita anche il titolo della raccolta. I racconti sono incalzanti, sorprendenti, a volte più colloquiali, ambientati nella città e nelle valli di montagna, luoghi cari a Musati.

Maria Rosa Panté


  

L’ombra dei sogni” è scritto con un linguaggio plasticamente formato sulla necessità di descrivere la realtà per come essa si presenta ma, al tempo stesso, di individuare in essa misteri, manie e incubi che segnano le giornate. Buona la capacità descrittiva per cui i paesaggi e gli ambienti sono descritti nella loro essenzialità.



Davide Longoni





Abbiamo dei personaggi alla ricerca di misteri, situazioni kafkiane, drammi e tragedie, prospettive sulla natura umana. (...) i racconti di Musati mi ricordano un po' il grande Buzzati, e alcuni sarebbero molto carini... se fossero un po' meno ermetici.



Anonimo





La narrazione stessa, asciutta, incisiva e sapientemente dosata, induce un vero distaccamento dal contingente che segue quella dei protagonisti, come nel racconto Oltre il Capolinea, in cui il protagonista insegue le sue Ombre in un mondo reale (la metropolitana di Milano) ma completamente alienato. Luce e Ombra, dunque, Conscio e Inconscio: il tema del doppio emerge possente dalla scrittura e dagli intrecci di Fabio Musati. Tutti o quasi i racconti sono storie di persone che guardano il loro doppio, e che instaurano un dialogo, talvolta costruttivo e talvolta distruttivo, col loro inconscio. Dialogo che ha la sua massima espressione ne L'inquilino, racconto che degnamente chiude l’antologia.



Chiara Valentina Segré






Fabio Musati si conferma con questo libro di racconti uno scrittore sapiente, capace di condurre il lettore a volte in mondi fantastici e surreali altre invece in realtà crude e malinconiche attraverso una scrittura forte, piena, volitiva.



Amneris Di Cesare







Nessun commento:

Posta un commento